venerdì 24 luglio 2009

APPELLO DEL COORDINAMENTO SCUOLA MANTOVA PER LA MANIFESTAZIONE DEI PRECARI DEL 15 LUGLIO A ROMA

Con un po' di ritardo pubblichiamo l'appello del Coordinamento Scuola Mantova per la manifestazione del 15 luglio.


LETTERA APPPELLO AI DOCENTI, AGLI STUDENTI, AI GENITORI, A TUTTI I LAVORATORI PUBBLICI E PRIVATI, AI PARTITI POLITICI, AI SINDACATI, ALLE ASSOCIAZIONI DI BASE, AL MONDO DELLA CULTURA, ALLA SOCIETA' CIVILE TUTTA, PER LA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 15 LUGLIO A ROMA IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA, CONTRO IL DISEGNO DI LEGGE APREA E CONTRO I LICENZIAMENTI DEL PERSONALE SCOLASTICO.
Eccoci qui! Ancora una volta a gridare la nostra rabbia e indignazione contro una politica, quella del governo Berlusconi, che mortifica il lavoro di tanti lavoratori e lavoratrici del settore della scuola.
Dietro il verbo mortificare si nascondono tanti significati: licenziamenti, precarietà, mancanza di diritti, impossibilità a costruire una famiglia, migrazione da Sud verso Nord.
Ancora una volta, il prossimo Settembre, assisteremo ai tagli dolorosi inflitti prima dal ministro Fioroni e poi dalla Gelmini. Un taglio silenzioso di tanti docenti e operatori della scuola. Se ne calcolano 20000 quest'anno e 42000 il prossimo anno. E' come dire che l'intera città di Mantova resterà a casa senza lavoro, è come dire che un'azienda grande e potente licenzi e mandi a casa tutti i suoi operai. Non vogliamo cadere nella trappola della guerra tra poveri, ma di tutti questi tagli, di tutta questa mortificazione, di tutto questo disastro nessuno parla!
Chiusi i riflettori del 30 ottobre, arrestata la smania di Tv, politici, giornali e sindacati nessuno ha più parlato di questi tagli e della situazione della scuola. Cosa diversa accade per Alitalia, Fiat, ecc. L'unica differenza è che i cosiddetti licenziati della scuola saranno 6 volte più di quelli della compagnia aerea di bandiera. Ma ripetiamo a chiare lettere: ALLA GUERRA TRA POVERI NON CI STIAMO!
Siamo indignati, arrabbiati, offesi ma non ci scoraggiamo e quindi eccoci di nuovo qui a gridare la nostra rabbia e la nostra voglia di lottare!
In questi mesi i docenti, gli studenti, gli operatori scolastici, i genitori non si sono fermati. Spenti i riflettori, spento l'interesse falso di molti sindacati, sfumato l'interesse fasullo e ipocrita di tanti politici, hanno continuato a far sentire la loro voce, hanno continuato a sensibilizzare la gente nelle strade, nelle piazze, sotto la pioggia, con il vento e con il sole sui problemi legati alla riforma del ministro Gelmini e sui licenziamenti futuri. Un esercito pacifico, silenzioso per la stampa si è mosso in modo rumoroso e colorato per le strade e le piazze delle città italiane da Nord a Sud.
Ora che la Scuola si avvia a chiudersi abbiamo deciso di darci appuntamento, di farci ascoltare, di chiedere tutela dei diritti e lavoro per tutti!
Il 15 luglio abbiamo deciso di scendere in piazza, sfidando il caldo e l'afa romana. Abbiamo deciso di tornare a far sentire la nostra voce forte e chiara contro il disegno di legge Aprea, contro i licenziamenti di tutto il personale della scuola, per chiedere al governo l'assunzione di tutti i precari a tempo indeterminato su tutti i posti vacanti in organico di diritto e di fatto.
In questa lettera-appello chiediamo a tutti i colleghi, a tutti i genitori, a tutti gli studenti, a tutta l'opinione pubblica, a tutti i partiti, le associazioni, i movimenti, i sindacati di sostenere questa lotta e appoggiare queste richieste.
Chiediamo di aderire alla manifestazione del 15 luglio a Roma, di essere in tanti in piazza Montecitorio e di gridare a gran voce l'indignazione, la rabbia e la volontà di ribellarsi ai provvedimenti governativi.
Chiediamo a tutti di aiutarci ad essere ascoltati da chi sta al governo!
Ai colleghi, a tutti i colleghi chiediamo un impegno maggiore, una presa di posizione più forte, un atto di indignazione verso i provvedimenti del governo e verso i licenziamenti messi in cantieri.
Ai colleghi di ruolo, a quelli “sistemati” e “tranquilli” con il “posto fisso” chiediamo una maggiore solidarietà perché questa lotta non può essere solo dei precari. Il disegno di legge Aprea coinvolge tutti, mira a precarizzare anche i posti fissi e tende a smantellare la scuola libera, pubblica, democratica e laica.
Alla società civile chiediamo infine di prendere a cuore il problema della scuola, di creare una rete di solidarietà, di prendere atto che colpendo la scuola si colpisce il centro vivo e democratico del nostro Paese. Non è soltanto un problema di tutela dei posti di lavoro ma anche e soprattutto una difesa di un'istituzione in cui ognuno di noi lavora quotidianamente dando il massimo e credendoci fortemente!
Coordinamento Scuola Mantova
Per informazioni sulle nostre attività a Mantova e sulla manifestazione del 15 Luglio, si può consultare il nostro blog all'indirizzo: www.coordinamentoscuolamantova.blogspot.com

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